Non occorrono diecimila ingredienti e stratificazioni per ottenere un dolce buono e anche bello.
Solo due ingredienti. Meringa e panna e addenterete una fetta di paradiso.
Come scrive Massari nel su libro “Non solo zucchero” vol.1 in riferimento a questa preparazione:
“L’unica cosa sicura è il cognome del pasticcere che l’ha inventata, vissuto nel 1700, ovvero Gasparini, che pare abbia creato la meringa per un’illusione d’amore. Meno sicuro il nome della città in cui ebbe origine questo dolce straordinario e da cui prese il nome: pare che sia la cittadina svizzera di Meiringen. Siccome poi, almeno per il momento, non è ancora vietato sognare, aggiungo che la motivazione che ha spinto Gasparini a creare questo dolce pare sia il sogno di un amore. Si ritiene, infatti che questo pasticciere si fosse invaghito della principessa Maria, figlia del re polacco Stanislaus Leszczynski e promessa sposa di Luigi X. Alla principessa, a dire il vero, l’arte pasticciera di Gasparini e le sue creazioni piacevano molto, ma non è dato sapere fin dove si spingesse la sua stima. Circa la nascita della meringa ci sono però due leggende discordanti che viaggiano in parallelo: la prima narra che la principessa Maria incontrò Gasparini a Meiringen, durante un soggiorno estivo, e che da questo incontro nacque la dolcezza che tutti conosciamo. La seconda racconta invece di come il pasticcere si sia stabilito alla corte della principessa, che dalla città Mehrinyghen, nella Germania orientale, dovette emigrare in Francia. Sembra quindi che il nome meringa fa tributo al dolce di Gasparini nel castello di Versailles. Se poi derivi da Meiringen o Mahrinyghen o, come sostiene una terza teoria, dalla parola Fiorentina merenda, è una questione molto dibattuta ma che va lasciata agli storici”.
Esistono varie tipologie di meringhe, rapporti diversi tra albume e zucchero. Questa è la classica leggera, perfetta per accompagnare la semplice panna montata.
Non mi ero resa conto che hai rinnovato il layout. Bellissimo.
E le tue ricette mi lasciano sempre estasiata per la perfezione e la cura con cui le presenti e le spieghi.
Sei davvero una grande. E non lo dico perché ti voglio bene.
Stupende.
Pat
Ciao Pasqualina,
innanzi tutto complimenti per la nuova veste del tuo blog!
Volevo chiederti se per fare queste meringhe posso utilizzare gli albumi che si vendono nei brick al supermercato?
Grazie
Maria