Il Mont Blanc

11 Gennaio 2019Pasqualina

L’unica montagna che tutti possono scalare.

L’unica montagna la cui scalata non ha bisogno di allenamento, se non quello delle ganasce.

L’unica montagna di cui ha paura solo la bilancia.

La montagna dei sogni, dove il rischio delle calorie è definitivamente abbattuto dalla prospettiva goduriosa delle varie consistenze che si incontreranno.

Il Mont Blanc.

Ne ho assaggiati tanti, la mia verticale, pardon, la mia scalata, è stata lunga e perigliosa. Il Mont Blanc di cui vi parlo oggi è la mia combinazione preferita. L’equilibrio perfetto, per dirla alla Nanni Moretti che ne decantava la bontà nel film Bianca.

Lei non faccia il tunnel!
-Cosa?
-Lei mi sta scavando sotto, mi toglie la panna, la castagna da sola sopra non ha senso. Il Mont Blanc non è come un cannolo alla siciliana che c’è tutto dentro, è come uno zaino: lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro. Il Mont Blanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sachertorte…
-Cosa?
-La Sachertorte!
-Cos’è?
-Cioè lei, praticamente, non ha mai assaggiato la Sachertorte?
-No.
-Va be’ continuiamo così, facciamoci del male!

Equilibrio perfetto. Panna rigorosamente non zuccherata, friabile meringa e crema di marroni e niente cacao. Se poi ci voleste aggiungere qualche pezzetto di marron glacée e qualche violetta candita, raggiungereste la vetta del piacere!

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Il Mont Blanc

  • Serves: 8

Panna rigorosamente non zuccherata, friabile meringa e crema di marroni. Un tripudio di piacere!

Ingredienti

Per la meringa

  • 100gr di albumi
  • 100gr di zucchero semolato
  • 100gr di zucchero a velo

Per gli spaghetti di marroni- da Patisserie di C.Felder

  • 300gr di crema di marroni
  • 80gr di burro

Per il ripieno e la decorazione

  • 250/300gr circa di panna montata, non zuccherata
  • q.b di violette candite
  • q.b di marron glacée
  • q.b di zucchero a velo

Preparazione

Per la meringa

  • 1)

    In una ciotola cominciare a far schiumare gli albumi e aggiungere lo zucchero semolato in tre riprese. Quando la meringa sarà lucida e sostenuta aggiungere con la spatola lo zucchero a velo. Dressare su fogli di carta forno dei dischi di meringa alti 1 cm e delle piccole meringhe che potrete usare come decorazione e per arricchire l’interno del dolce. Impostare il forno statico a 90°C e far cuocere dalle 4 alle 6 ore aprendo di tanto in tanto lo sportello per far uscire l’umidità. Tenere da parte.

Per gli spaghetti di marroni

  • 1)

    Montare il burro precedentemente tenuto a temperatura ambiente in modo da renderlo morbido. Aggiungere la crema di marroni e lavorare il composto al fine di renderlo setoso ma sostenuto. Inserire la massa preparata nella sac a poche con bocchetta forata. Non riporre il composto in frigo altrimenti il burro contenuto all’interno si indurirà e sarà impossibile estruderlo dalla bocchetta.
    La crema di marroni che ho usato è reperibile nei negozi on line, anche su Amazon. Cercate Crème de Marron de l’Ardeche di Clement Faugier. E’ SPETTACOLARE.

Montaggio del dolce

  • 1)

    Montare la panna in maniera sostenuta, e formare dei coni sui dischi di meringa. Stabilizzare una decina di minuti in abbattitore o congelatore. Riprendere le basi e far cadere sui coni di panna gli spaghetti di marroni in maniera concentrica . Decorare con marron glacèe e violette cristallizzate.

Nota

Io la crema di marroni la acquisto, nessuno vi vieta di prepararne una partendo dai marroni.
Il procedimento è lungo e bisogna avere tanta pazienza. Questa crema che acquisto è eccellente e mi sento di consigliarla. Risparmierete molto tempo e avrete la garanzia di una crema dalla struttura perfetta e priva di antipatica granulosità.

1 Comments

  • Gianmaria

    8 Dicembre 2019 at 08:23

    Bellissima ricetta ben spiegata, bellissima immagine molto ghiotta ed invitante. Un appunto su un termine che in francese che non esiste ma che in Italia ormai tutti usano riguardo la “tasca da pasticciere”: sac a poche; tradotto letteralmente farebbe ridere, perché i due termini significano la medesima cosa. In Francia si chiama correttamente Poche à Douille, dove la douille è la bocchetta d’acciaio.

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